I Tacabanda nascono all'inizio del 1993 a Venezia. Nel 1995 pubblicano il primo album Marameo, seguono …El Suk… (1997), Razza Bastarda (2000) e La grande onda Live (2003). Ritornano sulle scene nel 2017 e nel 2019 esce il nuovo singolo L’urlo, al quale fanno seguito altri concerti ed un EP di prossima uscita, caratterizzato dal loro tipico suono mediterraneo che si spinge oltreoceano.

Il nuovo lavoro di studio include la versione rivisitata dello storico brano Ariva i barbari del cantautore veneziano Alberto D’Amico, con l'aggiunta di alcune strofe scritte dai Tacabanda e cantate da Alberto. Questo progetto artistico vedrà nella dimensione live l'esecuzione del repertorio dei Tacabanda, assieme ai pezzi del nuovo EP.

Basata sull'amicizia fraterna fra Roberto Gandolfo e Pietro De Conciliis, che ne hanno sempre costituito il nucleo, la storia dei Tacabanda ha visto nel corso degli anni avvicendarsi vari musicisti, tanto per le registrazioni degli album di studio, quanto per i tour e i concerti. Alcuni componenti hanno avuto più continuità di altri, ma ognuno ha apportato qualcosa alla musica che qualifica oggi la band.

I Tacabanda sono stati definiti in tanti modi: folk-rock, punk-folk, Venezia-polka, combact-folk, rock balcanico, ecc., tuttavia il rock d'autore e il sound dei Tacabanda ha una sua caratterizzazione specifica che contraddistingue la dimensione cantautorale della band all'interno del percorso musicale compiuto negli anni.

La città di Venezia permea i testi di diverse canzoni, tanto con la quotidianità di calli e campielli, quanto con la sua storia millenaria e il suo essere stata porta d'Oriente per l'Europa è probabilmente alla base delle influenze mediterranee, balcaniche e mediorientali apportate al suono composito ed alla ritmica incalzante della discografia dei Tacabanda.

I Tacabanda sono sempre stati e continuano ad essere una band che ama suonare dal vivo e che ha all’attivo numerosi concerti in Italia e in Europa. Presentano al pubblico composizioni e testi originali che fanno sognare le menti e divertire i corpi, che hanno il piccante della riflessione, cercando di non inciampare nella retorica, per allentare le tensioni. Sonorità e ritmi spiritosi, bizzarri, coinvolgenti, contaminati, mediterranei, che non hanno necessità di etichette, né classificazioni di genere.

Download Comunicato Stampa .pdf